Segesta

L’associazione si è impegnata, già dal 2020, nel denunciare la presenza della malavita nel settore dei parcheggi a pagamento che hanno interessato, come la cronaca giudiziaria degli ultimi anni ci ha dato notizia, la zona del Parco archeologico di Segesta, in Sicilia. Le nostre denunce sono state meritevoli di tanta pubblicità sui media regionali e, anche a seguito di queste, ci sono recentemente stati, provvedimenti giudiziari per porre fino a questa malversazione. Si tratta di un caso unico in Italia per il quale una associazione denuncia ed è ammessa quale pare civile in un processo che ha visto deteriorare l’immagine del Parco agli occhi di tanti turisti nazionali e internazionali che annualmente si recano in visita presso questo gioiello dell’archeologia.

La SGS è stata infatti ammessa, nel corso del 2021, quale Parte Civile al processo in corso presso il Tribunale di Trapani (processo: Isca e altri) che ormai è alle fasi conclusive nel suo primo giudizio. Essere parte civile in un processo così delicato rende onore al nostro lavoro di denuncia ma anche ci rende responsabili delle somme che il Tribunale vorrà destinarci alla fine del primo grado di giudizio quali ristori che spettano alle parti civili.

È nostra intenzione, infatti, presentare la richiesta finale di risarcimento corroborata da un valido progetto che preveda che le somme, eventualmente destinate alla SGS, vadano impiegate nel finanziare campagne di studio e di scavo archeologico o quanto utile per la promozione del Parco stesso. La nostra iniziativa è stata di buon grado presa in esame dal direzione del Parco che ha sottoscritto con SGS un protocollo di collaborazione lo scorso 16 marzo 2023.